Quanto cibo dare al proprio cane?

Quanto cibo dare al proprio cane?

Controllare la quantità e la qualità degli alimenti

Nella forma fisica perfetta, il cane ha necessità di essere alimentato con nutrienti di alta qualità, ma anche la giusta quantità di cibo è fondamentale, perché il peso non è il solo parametro per giudicare lo stato di salute fisica del cane. 

Il BCS (Body Condition score), assegna un punteggio su una scala da 1 a 9, dove 5 rappresenta lo score ideale, mentre per i cani sovrappeso il punteggio è di 6 o 7 e, per i cani obesi di 8 o 9. I cani sottopeso vengono classificati con un 4 o 3, mentre i cani gravemente defedati, con un 2 o 1. 

Idealmente, in un cane con un BCS di 5, la quantità di energia (comunemente espressa in calorie) fornita con l’alimentazione durante il giorno dovrebbe essere pari all’energia spesa per il mantenimento delle funzioni organiche e per l’attività fisica. I fattori che possono influenzare la quantità di calorie da somministrare sono molteplici: di seguito è riportato un elenco, non esaustivo, dei principali. 

ATTIVITÀ FISICA

L’attività fisica è, sicuramente, uno tra i fattori che maggiormente condizionano l’apporto calorico da somministrare. Cani con intensa attività fisica, per lavoro, sport o semplicemente per scopi ludici, necessitano di una adeguata quantità di energia per mantenere un buon stato fisico. 

STATO SESSUALE 

La sterilizzazione, di norma, riduce i fabbisogni energetici di circa il 20% (Fonte: Small Animal Clinical Nutrition, 5a edizione). I cani sterilizzati (sia maschi che femmine) devono essere nutriti con un minor apporto calorico rispetto a quello medio. Diversamente le femmine in gravidanza o in lattazione, hanno necessità di ricevere un surplus energetico per far fronte allo sviluppo fetale e poi alla produzione di latte per la cucciolata. 

ETÀ

Di per se l’età non è un parametro per decidere l’apporto di energia da fornire ad un cane. Tuttavia, i cani giovani possono essere più attivi rispetto ai cani anziani i quali, per condizioni cognitive (minor voglia di giocare) o fisiche (per esempio artrosi) possono essere meno inclini all’attività fisica. 

STATO DI SALUTE GENERALE

L’eventuale presenza di malattie può influire sull’energia necessaria. L’obesità è un disturbo nutrizionale molto diffuso che riconosce, tra le sue cause, uno squilibrio tra energia fornita e quella utilizzata. Altre patologie, come l’ipotiroidismo, possono, invece, determinare una minore richiesta di energia. I periodi di convalescenza, infine, possono richiedere un aumento delle calorie fornite per far fronte alle maggiori richieste energetiche necessarie per i processi di guarigione.

RAZZA

Alcune razze, come ad esempio gli alani necessitano di maggior energia, rispetto ad altre razze, per poter mantenere un adeguato BCS. Altre invece, come i labrador, hanno tendenza ad immagazzinare tessuto adiposo e quindi devono essere nutriti con razione alimentari meno grasse. 

CONCLUSIONE

I fabbisogni energetici di un cane possono, quindi, variare anche in funzione di numerosi fattori che possono anche agire simultaneamente. Inoltre, proprio come negli esseri umani le condizioni che determinano il fabbisogno calorico possono cambiare nel corso della vita. È buona norma pesare il proprio cane ad ogni visita di controllo dal Veterinario e, insieme a lui, valutarne il BCS in modo da monitorare lo stato fisico e verificare che l’apporto energetico sia adeguato al suo stato metabolico.