La pet therapy con i cani: razze maggiormente utilizzate, benefici e a chi è diretta

La pet therapy con i cani: razze maggiormente utilizzate, benefici e a chi è diretta

La pet therapy con i cani: razze maggiormente utilizzate, benefici e a chi è diretta

In questo articolo scopriremo i benefici derivanti dalla pet therapy con i cani, le razze maggiormente coinvolte e a chi è destinata questa speciale forma di terapia

Per migliorare la salute e il benessere delle persone, dai più giovani agli anziani, i cani (ma anche altri animali) vengono impiegati nella cosiddetta pet therapy

Ma a cosa serve affiancare gli animali alle persone? Perché i cani, in particolare, sono ampiamente utilizzati e chi può trarne beneficio? 

In questo articolo esamineremo i benefici della pet therapy con i cani, le razze più frequentemente coinvolte e a chi è rivolta questa forma di terapia.

BENEFICI DELLA PET THERAPY

Il termine pet therapy è ormai entrato nell'uso comune; si riferisce agli interventi assistiti con animali e include ogni tipo di terapia con l'obiettivo di mettere in relazione il paziente con l'esterno. 

L'obiettivo primario è alleviare le sofferenze legate a disturbi di salute o della psiche.

I risultati sono notevoli: ne è la dimostrazione il riconoscimento della pet therapy come cura da parte Presidente del Consiglio dei Ministri (decreto 28/02/2003). 

Gli animali più frequentemente impiegati sono coinvolti sono i cani, gli asini, i cavalli, i conigli e i gatti. Il cane è l'animale più impiegato, mentre gatti e conigli vengono utilizzati in misura minore in quanto faticano ad adattarsi ai cambiamenti e agli spostamenti. 

Non dimentichiamo che anche nell'aiuto agli umani è fondamentale garantire sempre il benessere degli animali, proteggendoli da ogni forma di stress fisico e psichico.

Esploriamo ora i benefici della pet therapy con il cane, anche se tali vantaggi si verificano con qualsiasi animale impiegato per questa cura.

I vantaggi della pet therapy con i cani

Ecco quindi i principali vantaggi riscontrati:

  • accrescere l'autostima, soprattutto nei bambini o in soggetti con difficoltà relazionali e permette di aumentare la consapevolezza e l'autostime nel prendersi cura dell'animale 
  • può favorire lo sviluppo del linguaggio 
  • è di aiuto nella socializzazione, facilitando il confronto e l'interazione
  • può ridurre l'ansia e far superare la paura verso i cani o gli altri animali
  • stimola il cervello: attraverso giochi specifici, in particolare conn il coinvolgimento del cane, si allenano diverse funzioni mentali, come l'associazione e la memoria
  • può aiutare nella riabilitazione fisica: pettinare un cane, farlo giocare con la palla ed eseguire altri movimenti, sono attività che svolgono la funzione di riabilitazione fisica
  • per le persone ipovedenti o non vedenti, il cane stimola l'utilizzo dei sensi
  • agisce contro ansia e stress abbassando il numero di battiti cardiaci e la pressione sanguigna. 

A CHI È DIRETTA LA PET THERAPY:

I cani sono noti per la loro collaborazione ed empatia; con la pet therapy diventano dei veri e propri intermediari per le persone con difficoltà cognitive o motorie. Ecco perché i cani vengono spesso impiegati per lavorare con i ragazzi affetti da autismo.

La pet therapy è utilizzata anche per l'educazione o il gioco di categorie fragili, come i ragazzi o i pazienti oncologici, a volte accompagnandoli nel doloroso percorso di fine vita. È molto utile anche per i pazienti affetti da Alzheimer.

Oltre agli animali e agli operatori, l'attività è accompagnata dagli educatori o dai professionisti sanitari specifici per ogni patologia. 

QUALI RAZZE DI CANI SONO PIÙ PORTATE PER LA PET THERAPY?

Come detto, i cani sono gli animali che si occupano più spesso di questo tipo di terapia, ma non tutti i cani sono adatti. Devono avere alcune caratteristiche, come pazienza, empatia, affettuosità e devono inoltre essere portati per la socializzazione e il gioco. 

Le razze più frequentemente coinvolte nella pet therapy sono il bassethound, il labrador e il golden retriever. Anche border collie e jack russel sono indicati al contatto con i bambini, grazie al loro carattere giocoso.

Grazie al loro senso di protezione, samoiedo, mastiff e bovaro del bernese, sono i cani più adatti per la tep perraphy con le persone disabili.

Per poter fare pet therapy, tuttavia, appartenenere a queste razze non è sufficiente. I cani dovranno possedere capacità innate, che verranno però affinate attraverso attività di addestramento ad hoc, che hanno lo scopo, ad esempio, di evitare che il cane reagisca ad alcuni stimoli, come i rumori o la presenza di altri cani.

PET THERAPY ANCHE IN OSPEDALE

Come già evidenziato in precedenza, la pet therapy è una terapia che è stata riconosciuta dal Consiglio dei Ministri a partire dal 28 febbraio 2003, che ha per la prima volta sancito il ruolo benefico che un animale può svolgere nella vita delle persone. 

Tuttavia, l'accesso degli animali ai luoghi pubblici è regolamentato dalle specifiche leggi regionali e, pertanto, se può essere praticata in strutture private, la pet therapy non costituisce ancora un diritto per i pazienti ospedalizzati.

PET THERAPY E ANZIANI

Esistono numerosi protocolli medici che prevedono la pet therapy per gli anziani, soprattutto se affetti dal morbo di Alzheimer. L'interazione con cani e altri animali è in grado di apportare notevoli benefici a questi pazienti: camminare con il cane al guinzaglio, accarezzarlo, spazzolarlo, offrirgli del cibo sono attività che permettono il controllo della pressione del sangue e una minore frequenza cardiaca. 

Inoltre, il contatto con il cane rappresenta uno stimolo sensoriale con notevoli benefici per l'umore, dell'interazione e della capacità di attenzione. 

 

Pubblicato originariamente il 28 Febbraio

La pet therapy è molto vantaggiosa per migliorare la qualità della vita di molti soggetti. Per questo sarebbe opportuno che il suo utilizzo venisse esteso e consentito maggiormente in ogni tipologia di struttura, soprattutto in ambito medico o di cura.