Stabilire esattamente l’età nella quale il gatto inizia a manifestare i primi sintomi del calore risulta difficile, se non addirittura impossibile. L’inizio dell’attività sessuale, infatti, varia da un soggetto all’altro, da una razza all’altra e anche dalla presenza o meno di luce solare.
In linea di massima si può comunque dire che, a grandi linee, si potrà iniziare a notare qualche prima stranezza amorosa nel nostro gatto intorno ai sei mesi di vita. In quest’articolo vi illustriamo i comportamenti di una gatta a seguito dell’accoppiamento.
Conclusi i preliminari, il maschio riconosce come un invito la posizione assunta dalla femmina. Le si avvicina con cautela e sopporta qualche ultima zampata, quindi le sale sulla schiena e la afferra con i denti per la collottola dando inizio all'accoppiamento.
Dopo i pochi attimi la gatta lancia un grido particolarmente acuto e tenta di girarsi per mordere il compagno che, per non correre rischi, mantiene la stretta sul collo, staccandosi solo quando inizia a sentirsi sicuro.
A questo punto la femmina inizia a rotolarsi e fare giravolte. Ma poi il comportamento della femmina cambia, si distende di nuovo sul pavimento, si gira e si lecca i genitali. Dopo una fase di disinteresse per il maschio, inizia una nuova fase di corteggiamento.
L'accoppiamento può durare diversi giorni; la gatta può accoppiarsi con più maschi ed è molto comune che i gattini della stessa cucciolata abbiano genitori diversi.
Ciò che si deve sapere è che l’ovulazione nella gatta avviene con l’accoppiamento e se questo non si realizza si possono avere calori ripetuti in un breve lasso di tempo; altre volte, la mancata ovulazione per un mancato accoppiamento fa si che sull’ovaio si formano cisti ovariche e, in tal caso, il calore rimane permanente. È consigliabile quindi sterilizzare la micia qualora non la si voglia farla accoppiare.
Dopo l’accoppiamento a seguito dell’ovulazione il corpo della gatta inizia a produrre l’ormone LH, gli ovociti scendono nelle tube di falloppio dove gli spermatozoi li feconderanno, a questo punto la gatta è incinta e non accetterà più altri maschi.
Nel caso dopo l’accoppiamento la gatta non dovesse restare incinta seguirà un periodo di calma, che può durare da 2 giorni a due settimane, che evolverà poi in un altro calore.
Se, invece, la gatta resta incinta la sua gestazione durerà dai 63 ai 66 giorni, ma la gravidanza sarà evidente solo a partire dalla sesta settimana, quando si potranno notare un inturgidimento dei capezzoli, l’addome dilatato e un comportamento molto tranquillo e sedentario.
In questa fase sarà importante prendersi cura della futura mamma gatta con un’alimentazione equilibrata e ben bilanciata, basata sull’utilizzo di un cibo formulato appositamente per gatte in gravidanza.