Il linguaggio dei gatti: tutti i modi per capirlo

Il linguaggio dei gatti: tutti i modi per capirlo

Il linguaggio dei gatti ci permette di capire le loro intenzioni

Conoscere il linguaggio dei gatti per vivere meglio con i felini di casa

Capire il linguaggio dei gatti è il sogno di ogni padrone, fin dal primo giorno di vita insieme. I gatti, per comunicare con l’essere umano, emettono una serie di suoni molto diversi tra loro e ogni suono è associato ad un diverso significato.

Il segreto innanzitutto sta nell’iniziare a parlare molto con loro, perché in questo modo si metterà il gatto nello stato di apertura mentale per rendere più comprensibile il suo linguaggio.

Esistono moltissimi suoni emessi dai gatti a fini comunicativi, qui di seguito elenchiamo i principali.

IL MIAGOLIO NEL LINGUAGGIO DEL GATTO

I miagolii sono i segnali primari coi quali il gatto cerca di comunicare col suo umano: tutti i padroni di gatti, infatti, sono in grado ormai di riconoscere un miagolio atto a richiamare l’attenzione, le richieste di cibo o di una necessità specifica, la voglia di giocare insieme o di uscire sul terrazzo.
Anche adottando un piccolo micio, nel giro di poche settimane si potrà cominciare a codificare i vari miagolii ed inserirli nel “vocabolario di famiglia”.

Tuttavia, non tutti i miagolii sono uguali. Ecco i principali:

  • Miagolio lungo: può indicare una sofferenza o un'urgenza; si tratta di un vero e proprio richiamo
  • Miagolio breve: si tratta di un semplice richiamo che il gatto usa per farci sentire la sua presenza. Abbinato allo strofinamento, può indicare il piacere di averci al suo fianco.
  • Miagolii intervallati: il gatto usa questo tipo di miagolio per richiamare l'attenzione verso di sé

LE FUSA

Le fusa sono la punta di diamante del ventaglio comunicativo felino: nella maggior parte dei casi, si associano a tranquillità, rilassatezza e felicità. 


Ma non si limitano a questo: studi recenti hanno rivelato che le fusa possono essere anche una manifestazione di gratitudine che gatti malati o sofferenti provano, nei confronti di chi si prende cura di loro.


Le fusa che mamma gatta fa ai gattini, sono infatti il primissimo suono che sentono alla nascita e, di conseguenza, il primo linguaggio che imparano.

NON SOLO "MIAO": IL LINGUAGGIO DEL CORPO

Come per il cane, anche il gatto comunica col corpo e non bisogna dimenticare le zampe, la coda e soprattutto la mimica facciale.

Anche le orecchie del gatto sono in grado di parlarci: quando sono alzate indicano attenzione o interesse verso qualcosa, così come un movimento delle stesse è segnale di qualche cambiamento in corso.

La coda è un altra parte del corpo molto importante per il gatto. Un movimento pronunciato di tutta la coda indica solitamente rabbia, mentre se il gatto muove solo la punta della coda, mostra un momento di caccia, predazione o gioco.

Anche la postura del gatto è molto indicativa: un gatto sdraiato a pancia all'aria verso un umano indica la massima sottomissione, mentre una posizione eretta con schiena inarcata indicherà estrema rabbia. 

Infine il soffio: il segnale che aiuta il gatto in situazioni a suo avviso di pericolo. Un segnale che, molte volte, preannuncia una reazione di attacco se il gatto si sente minacciato. 

GATTI ARRABBIATI O FELICI?

Ecco gli aspetti che permettono di distinguere al meglio tra un gatto arrabbiato o felice:

  • Coda: in movimento indica tensione, ferma tranquillità
  • Postura: la schiena inarcata accompagnata dalla coda gonfia indica estrema rabbia
  • Posizione: se il gatto ci volta le spalle o si sposta, sta comunicando di non voler interagire con l'umano. Al contrario, se si strofina sulle gambe o si acciambella, sarà felice della presenza umana e quindi, tranquillo.

COMUNICARE CON I GATTI

Come fare per comunicare con i gatti? Il metodo più efficace è quello di armarsi di pazienza ed ascoltare (ma anche osservare) i segnali che abbiamo indicato.

La comunicazione presuppone che i soggetti interessati siano almeno due; rispondere al gatto, utilizzando ovviamente il linguaggio umano, è un modo per interagire con lui. Se lo abituiamo a ricevere una risposta, sarà più propenso a comunicare.

Non dimentichiamo che gli animali sono molto sensibili ai movimenti, inclusa la mimica facciale; prestiamo attenzione alla coerenza tra i nostri movimenti e l'espressione della voce.

Sebbene il gatto possa risultare l’animale enigmatico per eccellenza, molti sono i modi comunicare col proprio amico umano. La voce è solo la punta dell’iceberg, nel misterioso mondo felino. Zampe, coda, mimica facciale sono altri canali di comunicazione del nostro amico felino. La vita insieme, una volta decodificate le mille sfaccettature di questo mondo, risulterà sempre più ricca, divertente e affascinante!

FAQ SUL LINGUAGGIO DEI GATTI 

È vero che i gatti ci sorridono?

Gli umani che vivono con i gatti potrebbero osservare una sorta di sorriso sul muso del micio. Si tratta di un sorriso, nel senso più lato del termine. Il gatto assume questa espressione quando è sereno o soddisfatto e se lo fa rivolgendosi verso l'umano, sarà esattamente l'equivalente di un sorriso verso i nostri simili

Perché il gatto non scodinzola se è felice?

Scodinzolare per la gioia è un atteggiamento canino, che alcune persone si aspetterebbero di riscontrare anche nel gatto. I felini tuttavia comunicano in modo molto diverso dai cani ed esprimono solitamente rabbia con questo movimento.