Possiamo toccare i gattini appena nati?

Possiamo toccare i gattini appena nati?

Come dobbiamo comportarci coi gattini

Appena nati, i gattini sono irresistibili: avremmo voglia di coccolarli, prenderli in braccio e toccarli in continuazione. Ma cosa è possibile fare coi gatti appena nati, senza compromettere il rapporto con mamma gatta? In questo articolo vi sveleremo come trattare i gattini appena nati e quali comportamenti adottare.

I GATTINI APPENA NATI SI POSSONO TOCCARE?

Vi spezzeremo il cuore, ma come regola fondamentale, i gattini appena nati non si possono toccare, perché se mamma gatta non riconosce il loro odore, mescolato con quello umano, potrebbe in seguito rifiutarli.

Generalmente, è possibile iniziare a toccare i piccoli a partire dal decimo giorno di nascita, ovvero quando iniziano ad aprire gli occhi. Se però ci fosse la necessità di accudire un cucciolo, è possibile farlo avendo l’accortezza di utilizzare i guanti o un panno pulito. I gattini appena nati sono molto delicati, è necessario quindi maneggiarli con estrema attenzione e cautela, ricordando sempre di contattare il Medico Veterinario, il quale potrà fornire tutte le indicazioni sui comportamenti corretti da mantenere e come accudire i gattini.

I GATTINI E LA LORO IGIENE

Quando sono molto piccoli, i gatti si sporcano facilmente ed è opportuno curare al meglio la loro igiene, senza creare problemi: pulirli con delicatezza utilizzando un asciugamano inumidito ed in seguito asciugarli con un asciugamano asciutto. Può accadere che un gattino nasca debole e non cerchi di succhiare dalle mammelle della gatta per l'allattamento; in questo caso si può intervenire cercando di aprigli la bocca e introducendo il capezzolo tenendolo fermo con le due dita. Premendo leggermente il capezzolo si può far sgorgare un po’ di colostro, il latte delle prime trentasei ore, indispensabile per proteggere il micio da infezioni e malattie.

Se la mamma gatta non avesse voglia di allattare i nuovi nati (o anche ci dovessimo imbattere in una cucciolata che ha perso la mamma), potremo provvedere ad allattare i gattini. Naturalmente bisognerà nutrirli con del latte per gattini appena nati. Si tratta di una bevanda artificiale in polvere, acquistabile in farmacia,  che deve essere reidratata con acqua calda secondo le istruzioni indicate sulla confezione. 

La somministrazione del latte  può essere fatta tramite un biberon per bambole o una siringa senz’ago, oppure acquistando un biberon per cuccioli in un negozio specializzato, in modo da conteggiare quanti millilitri di latte ha bevuto ogni gattino. Sarà necessario segnare ogni gatto con un nastrino colorato di colore diverso per ognuno di modo da riconoscerli e tracciare le poppate.

Un gattino appena nato mangia circa un terzo del suo peso, bisognerà quindi adattare la quantità di latte da somministrargli durante il corso della crescita fino allo svezzamento. Il micio va alimentato ogni 2 o 3 ore.
 
Ai gattini non andrà somministrato latte vaccino perché rischia di provocare diarrea e di non nutrire adeguatamente i mici. Il latte di capra potrebbe essere una buona alternativa nutrizionale rispetto al latte in polvere, anche se rispetto a questo ha un numero minore di proteine. Prima di somministrare qualsiasi tipo di alimento ai gattini conviene chiedere consiglio al veterinario. 
 
È chiaro che se non vi è alcun problema o necessità è buona regola non toccare i gattini, ma lasciamo che faccia tutto la loro mamma, meglio essere molto discreti in tal modo eviteremo di infastidire la gatta con tutta la sua prole.